
Il Raboso Piave, il vitigno della tradizione della pianura veneta
Il Raboso Piave è un vitigno antico, diffuso nella zona del fiume Piave, territorio a cavallo tra le province di Treviso e Venezia.
È stato l’unico vino che la Serenissima Repubblica di Venezia è riuscita a esportare fino in estremo oriente, in quanto da subito ha dimostrato capacità di conservazione fuori dal comune. Per i Veneziani il Raboso era il “vin da viajo”.
Il grappolo è grande con buccia molto scura. Matura in epoca tardiva ed è l’ultima uva a essere raccolta nella pianura veneta, di solito a fine ottobre.
Il vino è rosso rubino intenso, con caratteristici profumi di ciliegia e frutta di bosco. Il sorso è di grande impatto, non tanto per la struttura quanto per la carica tannica unita all’acidità vibrante, che ne fanno un vino adatto all’invecchiamento, oltre a un’ottima base per spumanti metodo classico.
Una vinificazione particolare è riservata al Piave Malanotte Docg, che sfrutta la propensione dell’uva Raboso per l’appassimento e regala un vino più strutturato e meno scontroso rispetto alla tipologia prevista nella Piave DOC.
Attualmente il Raboso Piave è diffuso nella Doc Piave, e Piave Malanotte Docg. Fuori dalla zona di elezione lo troviamo nella Doc Vicenza Raboso, nella Doc Lison Pramaggiore Rosso e nella Doc Colli Euganei. Infine, nella Doc Bagnoli, dove prende il nome di Friularo.
Gli abbinamenti con il cibo
Nella sua versione più classica, tipica della denominazione Piave DOC, il Raboso Piave si presta a essere abbinato a piatti della tradizione locale, grigliate di carne, formaggi di media stagionatura e pasta e fagioli.
Il Piave Malanotte Docg, più morbido e strutturato, esalterà al meglio arrosti e stracotti, nonché formaggi a pasta dura e stagionatura importante.
Le aziende migliori
Tra le aziende produttrici della zona Piave DOC si segnalano Ornella Molon, Bonotto delle Tezze, Antonio Facchin, Giorgio Cecchetto, Molon Luigino.